N. 15 del 1/11/1998

Motori, quale scegliere
di Alessandro Venturi


Cercare qualcosa sul Web non è facile. Impariamo a farlo con lo strumento più adatto

Se si vogliono reperire informazioni nel World Wide Web, quanto è importante la scelta del servizio di ricerca? La risposta dipende da molti fattori, fra cui la familiarità con il Web e con la lingua inglese, il grado di complessità della richiesta, il tempo e la pazienza a disposizione. Sono lontani i tempi in cui bastava collegarsi a Yahoo! per sapere se quanto cercato fosse reperibile in qualche sito o meno: l'espansione del Web ha reso impossibile la catalogazione esaustiva dell'informazione disponibile. C'è persino chi ipotizza che, a seconda del servizio scelto, l'utente possa avere accesso a informazioni completamente diverse e discordanti.

Si tratta certo di un'ipotesi azzardata, anche perché per ora, essendo il settore molto competitivo, i vari motori di ricerca e directory cercano di copiarsi l'uno con l'altro, per non correre il rischio di perdere utenti e dunque introiti pubblicitari. Inoltre, da un punto di vista dell'efficacia, non esiste un servizio che si staglia sugli altri per tutte le possibili funzionalità messe a disposizione dal "ricercatore".

Ciononostante, pensare che "uno valga l'altro" è un errore che può permettersi solo chi esegue sporadiche ricerche. Se si vuole usare il Web in modo realmente proficuo bisogna poter eseguire ricerche efficienti usando gli strumenti più adeguati. Computer Inter@ctive ha esaminato in profondità i principali servizi disponibili, individuando i fattori principali che li discriminano, i punti di forza e i lati deboli di ognuno.

Motore contro directory

Si tratta di una distinzione molto importante, rispetto alla quale viene fatta in genere molta confusione. Il motore di ricerca è un sistema che serve per rintracciare automaticamente le pagine Web che contengono le parole chiave specificate dall'utente. La directory, invece, è un catalogo di siti suddiviso in categorie e sottocategorie, che l'utente scorre a mo' di indice alla ricerca del link più appropriato.

La confusione spesso è generata dal fatto che le directory hanno un sistema interno di ricerca con parole chiave, da usare quando non si ha idea di quale categoria scegliere. In questo caso, però, le parole chiave non vengono cercate nel contenuto interno dei siti (le singole pagine), poiché la ricerca si limita al testo contenuto nel titolo, Url e descrizione corrispondenti ai siti catalogati. A confondere ulteriormente le idee vi è il fatto che, nel caso la ricerca per parole chiave non dia frutti, le directory automaticamente "passano il testimone" a un motore di ricerca, in grado di scavare più in profondità.

La necessità di ricorrere a motori di ricerca o directory italiane (o a versioni italiane di motori internazionali) può a prima vista non sembrare fondamentale. Dopotutto, se si usano parole chiave in italiano, si trovano pagine scritte in italiano. Tuttavia, bisogna tenere conto che alcune parole italiane sono identiche a parole straniere. Una ricerca per "radio private" non distingue, per esempio, l'italiano dall'inglese. Una ricerca per "cultura catalana" rintraccia anche (e soprattutto) pagine scritte in spagnolo.

Quanto alle directory, se è vero che alcune hanno una sezione dedicata ai siti made in Italy, quelle di casa nostra contengono in genere un numero maggiore di siti, cosa dovuta al fatto che la registrazione nel catalogo viene gestita localmente.

Infine, è evidente che un'interfaccia in lingua italiana risulta sempre più comprensibile, sia per i motori di ricerca che per le directory.



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